Trattamento del Glaucoma

Qualunque sia il meccanismo per cui la pressione di un occhio aumenta, questa deve essere trattata. Abbiamo diverse possibilità a seconda del tipo e della gravità della malattia:

  1. FARMACI
  2. LASER
  3. CHIRURGIA

Lo scopo della terapia è mantenere la pressione oculare ( IOP target) a livelli tali da bloccare o ritardare i danni al campo visivo (progressione).

Terapia Farmacologica

In genere si inizia con una terapia farmacologica costituita da 1 o 2 colliri instillati 2 – 3 volte al giorno.

Nel 42% dei casi il paziente non si attiene completamente alla terapia, sia per scarsa collaborazione che per gli effetti collaterali locali e generali che tali farmaci possono indurre. Ad esempio i Betabloccanti possono indurre bradicardia e broncospasmo. Gli analoghi delle prostaglandine possono produrre occhio rosso, pigmentazione, allungamento abnorme delle ciglia. Altri farmaci sono correlati con alta incidenza di allergia e/o tossicità locale. Tutti i farmaci con conservanti sono causa di disturbi del film lacrimale ed di occhio secco.

Nonostante tutte le considerazioni sopraelencate, oggi una gran parte di glaucomi può essere trattata farmacologicamente con un soddisfacente controllo dei valori pressori, se il paziente segue le indicazioni. E’ importante dedicare un po’ di tempo a spiegare bene la gravità della malattia (che spesso viene sottovalutata per la scarsità dei sintomi) e convincere il paziente ad attenersi alle prescrizioni.

Laser

I pazienti che non riescono a mantenere la pressione controllata per scarsa collaborazione, per scarsa efficacia dei farmaci o per importanti effetti collaterali, devono prima o poi essere sottoposti ad interventi Laser o Chirurgici.

Gli interventi LASER tendono ad aumentare il deflusso dell’umor acqueo agendo sul Trabecolato.

Glaucoma

Il Trabecolato, come si è visto, è un anello di consistenza porosa attraverso il quale l’umor acqueo, prodotto dai corpi ciliari, viene drenato all’esterno dell’occhio dalle vene episclerali. Quando l’umor acqueo viene prodotto in quantita’ eccessiva o eliminato in quantità scarsa la pressione aumenta scaricandosi sul nervo ottico, portando al Glaucoma.

Se l’angolo è aperto, la terapia LASER indicata è la SLT o Selective Laser Trabeculoplastica. Nel 90% dei pazienti tale trattamento risulta efficace ed i rischi di complicanze post-operatorie sono minimi. L’80% dei pazienti presenta una riduzione della pressione di circa il 23% con benefici che durano fino a 24 mesi. E’ una tecnica indolore, non invasiva, ed inoltre ripetibile. E’ eseguibile in regime ambulatoriale e non richiede pressochè terapia post-operatoria.

Intervento Chirurgico Glaucoma

Ai pazienti che non riescono a mantenere una adeguata pressione o che, nonostante tutto, tendono a perdere campo visivo si ricorre alla terapia chirurgica. L’intervento di scelta nel glaucoma ad angolo aperto è la SCLERECTOMIA PROFONDA che ha come obiettivo la creazione di uno spazio in grado di drenare l’umor acqueo senza indurre bruschi e pericolosi cali pressori post-operatori (perchè si mantiene un sottile velo che separa la camera anteriore dagli spazi esterni di drenaggio) E’ di difficile esecuzione. Se non dovesse riuscire, cosa possibile, si potrà convertire l’intervento nella stessa seduta nella procedura di TRABECULECTOMIA (che prevede l’apertura della camera anteriore e il drenaggio diretto negli spazi sottocongiuntivali sotto protezione di una sottile porticina di sclera).

Glaucoma

Sclerectomia profonda

intervento-glaucoma

Trabeculectomia

In tempi recentissimi si stanno sperimentando con ottimi risultati degli interventi molto meno traumatizzanti dei due precedenti e di rapida esecuzione, utilizzando particolari endoprotesi che drenano l’umore acqueo dalla camera anteriore nel trabecolato, negli spazi sopra la coroide o direttamente sotto la congiuntiva. Questi dispositivi consentono gli interventi definiti MIGS (Mini Invasive Glaucoma Surgery=interventi chirurgici di glaucoma semplificati e poco invasivi).

migs

Chirurgia mini invasiva del glaucoma (MIGS)

Nei casi estremi in cui con i precedenti interventi non si sia raggiunto un soddisfacente equilibrio della pressione oculare si dovrà ricorrere, come estrema ratio, all’impianto di valvole artificiali. L’intervento consiste nell’applicare dei dispositivi ad alta capacità di drenaggio che disperdono l’umore acqueo profondamente nell’orbita. Ve ne sono di diversi tipi: alcuni pescano direttamente in camera anteriore (spazio fra iride e cornea), altri in camera posteriore, se al paziente è già stata eseguita una vitrectomia (asportazione del vitreo, che potrebbe occludere l’imbocco del dispositivo). Si usa con relativa frequenza nei pazienti già sottoposti ad interventi complessi di chirurgia vitreoretinica con impiego di olio di silicone; queste procedure portano facilmente ad aumenti della pressione dell’occhio, controllabili soltanto con l’impianto di valvole.

valvola

Impianto di valvola di drenaggio

In conclusione il Glaucoma è una malattia temibile che deve essere oggetto di prevenzione ed adeguata terapia. Anche quando le cose sono stabili è importante sottoporsi ai controlli di routine.

I pazienti non devono sentirsi abbandonati e devono essere aiutati a trovare serenità nella comprensione di questa grave malattia, che può essere efficacemente controllata se esiste una buona cooperazione tra medico e paziente.

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